Dino Buzzati
Lungo il cammino
Dino Buzzati
Dino Buzzati (a cui è dedicato uno dei sentieri compresi nel Cammino Sospirolese), universalmente noto come uno dei più grandi scrittori del Novecento, fu anche appassionato alpinista. Nel 1920, ad appena 14 anni, scriveva ad un amico di aver salito il Pizzocco e la Marmolada. Nello stesso anno salì il Monte Sperone, partendo dall’albergo Doglioni di Susin, dove si trovava in villeggiatura. Buzzati rimase incantato dall’ambiente montano sopirolese per tutta la vita, tanto che si trovano descrizioni della Valle del Mis anche nella maturità. Come inviato del Corriere della Sera in seguito all’alluvione del 1966 scrive: “il Canale del Mis è uno dei posti più romantici e selvaggi che abbia mai conosciuto. I segni esteriori del progresso minimi, le montagne ripidissime, dirupate, con un eccezionale gradiente di mistero.” Scrive anche di come questi monti siano poco frequentati, tanto da provare una “solitudine paragonabile a quella dei deserti”, ma allo stesso tempo di come siano luoghi ricchi di umanità perché “commoventi per le storie che raccontano.” l’amore per la montagna accompagna Dino Buzzati per tutta la vita, anche nei lunghi periodi in cui gli sarà impossibile non solo compiere delle ascese, ma anche semplicemente osservare il profilo delle amate Dolomiti. Trascorre infatti gran parte dell’anno a Milano, e durante la guerra parte come inviato dal fronte. Tuttavia, in molte opere si può ritrovare l’ispirazione trasmessa dall’ambiente montano e dalle faticose giornate passate tra le crode, e in questo bagaglio di luoghi che hanno reso grandi i suoi scritti, c’è anche Sospirolo.