Il monte Sperone, simbolo di Sospirolo e del gruppo CSMS. Il cammino verso la cima porta a quota 1262 m, dove da valle si vede la croce che a volte colpisce lo sguardo riflettendo i raggi del sole. Si parte da Staol del Doro, ultima area parcheggio. Uscendo dal parcheggio in direzione SO dopo pochi metri sulla destra, ben segnato, parte il sentiero verso il monte Sperone. L’arrivo in vetta è previsto dopo circa un’ora su traccia sempre visibile ma a volte leggermente impegnativa.
Ogni sforzo verrà però ripagato arrivati in cima. Lungo il percorso si trovano una serie di bivi con segnalazioni di altre vie che, per questa variante, vanno seguiti mantenendo sempre la destra; nello specifico si tiene il bivio per l’anello arancione (Croce di Susin), che si supera per arrivare al Col de le Cavale,
dove le indicazioni darebbero la possibilità di raggiungere il Col del Dof (punto di partenza per i parapendii). Quest’ultima alternativa richiede una quarantina di minuti tra andata e ritorno. Si prosegue mantenendo la destra e dopo pochi minuti si arriva ad un piano nel bosco in corrispondenza della sella tra il Col
del Dof e il monte Sperone. Qui il paesaggio, rivolgendo lo sguardo verso nord, è assolutamente da non perdere, con la vista del lago del Mis. Il sentiero si inerpica sul Pradel, un prato piuttosto scosceso. Con 10 minuti di fatica si raggiunge il tratto più impegnativo della salita in quanto leggermente esposto
(chi soffre di vertigini potrebbe avere qualche difficoltà). Il sentiero corre lungo la cresta lasciandosi sulla sinistra la Valle del Mis e sulla destra la Valbelluna. Passo sicuro e occhi aperti! Il rientro è previsto lungo la stessa via.
DA CERCARE
Le fioriture del raro giaggiolo della specie Iris cengialti, dall’intenso colore viola e, per chi vuol fermarsi un po’ a riposare con serenità di
fronte allo spazio aperto, le parole di simpatia o di speranza che in tanti lasciano nel libro di vetta.