San Gottardo
Lungo il cammino
Il Borgo di San Gottardo
Il borgo di San Gottardo (riferimento 2 sulla cartina) si trova all’imbocco della Val Cordevole, luogo un tempo molto frequentato per il transito della Via degli Ospizi. La Valle veniva infatti percorsa dai viaggiatori che si spostavano dal Tirolo a Venezia e viceversa. A San Gottardo i pellegrini potevano trovare assistenza e viveri. L’ attuale chiesa sorse nel XV secolo, contemporaneamente all’arrivo dei Certosini nel vicino monastero di Vedana. Durante i lavori di costruzione della Certosa il borgo ospitò infatti i monaci. All’interno della chiesa si trovano tele quattrocentesche di Francesco Frigimelica “il Vecchio” e di Jacobello del Fiore. Il culto di San Gottardo nacque in area germanica, ma i mercanti ben presto lo diffusero in altri luoghi, come in Valbelluna. Il santo era invocato per la salute degli arti inferiori, ed era considerato patrono degli storpi e dei muti. Si organizzavano veri e propri pellegrinaggi alla chiesa nei venerdì di marzo e in particolare il 5 maggio, giorno della ricorrenza liturgica del santo. Secondo la tradizione i fedeli, una volta arrivati al santuario, chiedevano una grazia prendendo un paio delle numerose stampelle appese ai muri da precedenti miracolati. Una volta ricevuta la grazia, le stampelle venivano riportate in chiesa.